I RAPPORTI DI FRANCESCO MINA’ PALUMBO CON IL MUSEO DE “LA SPECOLA” DI FIRENZE di FAUSTO BARBAGLI & MARTA POGGESI Le attività di Francesco Minà Palumbo ed il suo importante contributo alla conoscenza della Storia Naturale della Sicilia, in particolare delle Madonie, sono ben noti grazie ai documentati lavori di Béguinot (I923) e Mazzola (1987), ma meno è stato detto su quanto egli fosse inserito nel contesto della comunità scientifica italiana. Il nostro intervento si propone di illustrare i contatti del naturalista ...

.. Continua

Nel 1843, il non ancora trentenne Francesco Minà Palumbo, diede alle stampe una lettera indirizzata all’amico Pietro Calcara, su un argomento di storia naturale, dal titolo quantomeno curioso, Su di un fagiolo petrificato rinvenuto nelle Madonie. Si tratta di brevi considerazioni che l’autore invia all’amico, professore di storia naturale all’università, «perché siete in istato di meglio giudicarne». La lettera a Calcara è di una certa importanza perché la chiusa anticipa il programma di ricerca che Minà andava elaborando da qualche anno, ...

.. Continua

La biblioteca di Minà non era mai stata censita prima della definitiva sistemazione nei locali dell'ex Convento di san Francesco. Nessuno ha mai saputo quanti libri vi si trovassero e quali. Per questa ragione quando la biblioteca fu trasferita da casa Morici al Castello, nel 1985, e fino al 2005, nessuno si accorse che il corpus era manchevole di libri notevoli che non potevano non esserci (fra gli altri alcune opere di Strobl, Parlatore, Savi, Calcara e altri). Nella sede della ...

.. Continua